Gli hotel europei chiudono il 2011 con un aumento dell’8%

Il 2011 si é chiuso in Europa con un aumento dell’8 per cento delle tariffe alberghiere rispetto all’anno precedente. Segnali incoraggianti dopo un 2010 difficile, che aveva registrato una contrazione dei listini alberghieri del 2 per cento in confronto al 2009. Andamento differenziato per le principali metropoli europee; Ginevra segna l’aumento piú sostenuto (+31 per cento), seguita da Milano e Dusseldorf (+24 per cento). Rincari anche a Londra, dove il Royal Wedding ha fatto lievitare i listini della City del 18 per cento. P+rezzi stabili a Madrid e Barcellona, mentre a Parigi ed Amsterdam incremento dei prezzi hotel del 13 per cento. Segno negativo per Atene che registra una flessione dell’11 per cento rispetto al 2009.


Italia segue Francia e Gran Bretagna tra le nazioni piú care

Con una media di 216 euro a notte la Svizzera si aggiudica il primato di Paese con le tariffe alberghiere piú care d’Europa. Il podio é completato da Norvegia (165 euro) e Russia (158 euro), che superano nel 2011 la Svezia (155 euro), altra nazione con prezzi hotel tradizionalmente elevati. Per quanto riguarda i principali mercati europei, Francia e Gran Bretagna si attestano su tariffe di 148 euro, seguiti dall’Italia dove un soggiorno costa in media 130 euro. Tariffe piú competitive negli altri Paesi mediterranei, che si attestano al di sotto dei 100 euro per soggiorno, Spagna e Grecia hanno un costo medio a notte di 98 e 97 euro. I listini piú economici si trovano comunque nell’Est, dove si trovano quattro delle cinque nazioni meno care. La Bulgaria con 68 euro a notte é la nazione con le tariffe piú convenienti, seguita da Romania, Ungheria e Polonia. dove i listini registrano rispettivamente 72, 73 e 75 euro a notte in camera doppia standard.



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