Bit2011 e il silenzio sui Social...che rimbomba!


La Bit2011 si è conclusa e trivago torna a casa, in quel di Düsseldorf con tante considerazioni che crediamo sia arrivato il momento di condividere anche con voi in questo piccolo spazio.

Oltre al Summit del Marketing e della Comunicazione Turistica che ci ha visto relatori nella giornata del 18 Febbraio, un dibattito importante e necessario (organizzato da Fourtourism e Aipmt ) che scopriamo essere uno dei primi sul tema della distribuzione online e delle community (leggi le considerazioni di Aries2 Tourism), trivago ha partecipato alla Bit nelle tre giornate come operatore del settore.

In particolare abbiamo condiviso spunti e riflessioni con il comparto alberghiero e tutti coloro che vogliono ottimizzare i propri contenuti online e monitorare la propria reputazione; con le destinazioni turistiche che vogliono aprire un dialogo costruttivo con i viaggiatori; abbiamo dialogato provider tecnologici, con il quale si sta iniziando a discutere per dare la possibilita' dell'integrazione diretta delle proprie tariffe nel nostro motore di ricerca prezzi Hotel. Cosa che tra l'altro succede gia' sul sito per alcuni gruppi alberghieri solo da poche settimane, come con la catena di lusso della Mövenpick.

La Bit di quest'anno è stata sotto tono con 50.000 presenze in meno rispetto allo scorso anno; alcuni stand senz'anima, istituzionalmente ingessati, quasi clinici e ovviamente vuoti (la gente va dove c'e' calore e si parla la stessa lingua); alcune Regioni mancanti, ma di fatto presenti con gli stand di tutte le provincie, scoordinando il brand della destinazione prima; qualche grande assente come VisitBritain che dovrebbe far riflettere molto.

La Borsa Internazionale del turismo era assente anche dai social network più importanti, come Facebook, Twitter, Gowalla, 4square..: una strategia precisa o "una svista" ? O meglio, presente con "una pagina tanto per" aperta in fretta e furia il 10 di Gennaio. In molti l'hanno cercata lì, presenti e assenti, incluso noi di trivago, non trovandola. Per tanti altri che potevano essere interessati al tema, l'evento non è mai esistito.

I trade shows più importanti in Europa, come ITB a Berlino il prossimo 9-13 marzo; le già passate edizioni del WTM a Londra e del Fitur a Madrid, fanno parlare di sè, prolungando nel tempo l'evento con i loro network e fornendo contenuti di qualità, ricerche, sui quali fare dei ragionamenti seri (vedi il puntuale Report World Travel trend 2010/2011 Report dell'ITB). Non solo una Agorà per scambiarsi contatti e informazioni, ma anche una piazza virtuale importante di riferimento dove confrontarsi apertamente.

Non ci soffermeremo poi dei problemi di connessione alla rete, nonostante il servizio a pagamento Hotspot della Vodafone non accessibile da telefonino per via di un fastidioso Bug e "dell'accredito su accredito" del primo giorno che ha creato delle lunghe file. Nessuno è perfetto, si sa e siamo comunque sopravvissuti. L'organizzazione degli stand, l'organizzazione degli spazi, la scenografia, il coordinamento degli eventi è stato impeccabile, come sempre.

La Bit rimane la fiera del turismo più importante in Italia, ma bisogna crescere per evitare importanti perdite di audience e appeal.

L'innovazione, lo sviluppo, i cambiamenti devono essere suggeriti certamente, ma si deve dare anche il buon esempio. La Bit si deve riempire di contenuti di qualità, lavorare sulla sostanza, più che sulla forma. Puntare sulla ricerca e sulla formazione, aprire un canale di dialogo con chi la ama, umanizzarsi, dando voce al viaggiatore come all'operatore e fornendo una bussola per orientarsi alla domanda del mercato, sulla base di numeri, comunicare con il mercato internazionale (Buy Italy è una grande idea, ma sul sito ufficiale in lingua inglese la pagina non esiste:( ). Aprendo le principali riviste di settore del turismo, abbiamo trovato solo notizie molto positive: articoli dove si parlava di rilanci, di ripresa, un grande ottimismo mediatico che cozzava con la realtà. Nella stampa generica (quotidiani e tv), si è parlato di formaggi, prodotti tipici, gastronomia, risultati e buoni propositi per il nuovo anno, nella consueta opulenza del Carnevale del "marketing all'amatriciana" (citazione di Antonello Maresca). Il turismo come spettacolo e non come economia.

Se la Bit resterà fedele al modello proposto, c'è il rischio che gli operatori il prossimo anno alla Bit preferiscano Linkedin o Xing per stringere contatti...


Commenti

Anonimo ha detto…
Condivido tutto meno il piatto di spaghetti sotto il titolo. Ma capisco che quando si parla d'Italia in Germania non si può prescindere...