Il disparity rate corre sul web


Il nuovo studio dei prezzi trivago tHDPI (trivago Hotel Disparity Price Index) sulle tariffe praticate dagli alberghi, rivela la gran disparità di prezzi che offre un Hotel in Italia. Una stessa camera può variare in media fino al 33%. La forbice dei prezzi si amplia man mano che si sale di categoria. Minima la differenza tariffaria tra i due e i tre stelle.

Milano, 4 Novembre 2010 - Il disparity rate esiste per lo stesso albergo a seconda del canale di distribuzione, ma il fenomeno è più diffuso nelle destinazioni turistiche italiane più internazionali e con maggiore densità alberghiera, come Veneto, Toscana e Lazio.
Questo quanto analizzato dallo studio sul disparity rate del comparatore prezzi Hotel www.trivago.it. La ricerca sulla diversificazione dei prezzi alberghieri (tHDPI – trivago Hotel Disparity Price Index) è stato calcolato sulle tariffe applicate in tutte le Regioni Italiane nel periodo corrente (Settembre - Ottobre 2010), su un campione di oltre 7700 strutture prenotabili online.

Pisa con il 33% e Milano con il 32% sono le città italiane con la maggiore disparità tariffaria: i prezzi minimi si aggirano per doppia a notte, in autunno, intorno ai 129€ con massime medie di 170€ per Milano; mentre a Pisa l’offerta è più economica, ma molto variegata con 88€ di minima e 117€ di massima. Pernottare nella stessa camera doppia in queste città può variare sensibilmente nei costi. La media dei prezzi in Veneto, calcolata su un campione di 896 Hotel prenotabili, oscilla tra 120€ di minima e 141€ di massima per la stessa camera standard a notte, con una percentuale di disparità del 17%.

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