Cliente soddisfatto? passaparola ma senza esagerare!


Ormai lo scambio di informazioni via etere è diventata la forma primaria di confronto tra persone. Questo spiega anche il perchè del successo di siti di opinioni commerciali e di confronto tra viaggiatori. Non è un giornalista la persona che "recensisce" un oggetto piuttosto che una struttura ma qualcuno che c'è stato, che non ha nessun interesse a dirne bene o male se non quello che lo spinge a condividere la propria esperienza, evitando agli altri di prendere le fregature da lui subite o sottolineando l'eccellenza dei trattamenti ricevuti.

Di questa nuova realtà del passaparola mediatico sono ben consci i produttori e, nel nostro caso, i gestori di hotel, che frequentemente scandagliano la rete attivando tutte le misure utili per essere informati su nuovo materiale in rete che possa parlare di loro. Nel bene e nel male. Perchè il flusso delle informazioni non si può controllare, ma magari si può cercare di sostenere, rispondendo punto per punto alle contestazioni mosse da un utente insoddisfatto e invitando magari quelli soddisfatti, quelli che ritornarno spesso tanto per intenderci, a sostenere la propria causa... Non si tratta propriamente di opinioni manipolate, in fondo è una richiesta di passaparola un po' diversa da quelle tradizionali con cui, congedandosi da un cliente in partenza, una volta si diceva magari "parli bene di noi". Ora il concetto è "scriva bene di noi".

Questo tipo di opinioni "su invito" sono spesso difficili da interpretare, sono opinioni autentiche ma scritte su richiesta, non nascono propriamente dalla voglia di condividere un'esperienza ma dall'esigenza di dire a tutti quanto sia buona una determinata struttura e come ci si sia trovati bene. Nulla di male in questo, ma opinioni di questo tipo risultano spesso poco utili.

Leggere frasi come "vi raccomando l'hotel XXXX perchè è in assoluto il posto migliore del mondo" non solo non aiuta il potenziale cliente a decidersi ma crea molte perplessità sul lettore. Se questo hotel è il migliore del mondo, è possibile che non si possa usare qualche paragone pratico per descrivero? Cosa faranno mai in questo posto per meritarsi questo appellativo superlativo? Cosa si mangerà in un posto del genere, per fare sentire così coccolati i propri clienti, aragosta a colazione? Insomma, a non dire niente si mette la gente nella condizione di non capire niente, per cui al tanto decantato e plurirecensito hotel che tutti raccomandano perchè vi coccolano e vi viziano ed è il migliore posto del mondo, il consumatore in cerca di informazioni preferirà probabilmente l'hotel dove i pro e i contro vengono ponderati in modo tale da permettergli di fare una scelta oculata. L'hotel perfetto non esiste, così come non esiste il cliente perfetto, siamo tutti mossi da esigenze diverse, ciò che per qualcuno è importante per altri è trascurabile, sapere che una struttura ha l'ascensore sempre rotto sarà forse un deterrente per un anziano che sceglierà soluzioni diverse mentre potrà essere considerato un fattore accettabile per un giovane uomo che si muove con la 24 ore e che può rinunciare a questo elemento in favore magari di una dislocazione ottimale o di servizi internet gratuiti.

Le opinioni su commissione, quindi, sono vere ma poco utili, esprimono un giudizio poco profondo, spesso vengono scritte sotto forma di ringraziamento, quasi si pensasse di interloquire direttamente con lo staff dell'hotel, una sorta di "ringraziamenti per l'affettuoso trattamento", magari seguite dalla firma degli autori.

Il consiglio che diamo spesso ai nuovi autori di opinioni su trivago è quello di modificare le proprie opinioni aggiungendo particolari e dettagli personali che possano fare capire materilmente il tipo di struttura che si sta recensendo, a volte raccontare di avere passato 2 ore in attesa delle chiavi della stanza è più eloquente che leggere come lo staff si sia dimostrato inadeguato, e permette allo stesso modo all'hotel di spiegare, magari, il perchè di quell'inconveniente.

Essere oggettivi anche nel racconto soggettivo, insomma, non farsi prendere dalla voglia di vendetta per il trattamento subito scrivendo un verdetto irrevocabile ma raccontare semplicemente la propria esperienza e mettere quindi il lettore nella condizione di trarre i propri giudizi. Questo è sicuramente un modo per scrivere opinioni utili.

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