Attendibilità prima di tutto

Oramai ho festeggiato il mio primo trivagocompleanno, quando ho iniziato quest'avventura eravamo proprio in pochi, si respirava quasi un'aria pionieristica, il sito era giovane e la piattaforma italiana ancora acerba, guardavamo alle più collaudate piattaforme tedesca, spagnola e inglese un po' come ai cugini adulti che non capivano fino in fondo le nostre esigenze adolescenziali , spinti dalla nostra voglia di personalizzare tutto e dalle difficoltà di non comprendere ancora completamente la vastità del progetto. Poi anche noi siamo cresciuti con trivago. Abbiamo iniziato a vedere le cose diversamente perchè ci siamo resi conto che trivago eravamo innanzitutto noi, non un modulo di reclamo da inoltrare ad un anonimo "staff" nel caso di problemi ma una vera agorà di discussione dove non c'erano dogmi, solo ragionevoli indicazioni da seguire (e magari da tradurre dal tedesco o dall'inglese...) per cercare di perseguire obiettivi comuni: qualità, attendibilità, serietà.

E, ovviamente, c'era la community, quella che sta crescendo a vista d'occhio, accogliendo ogni giorno nuovi utenti che decidono di unirsi a noi, a volte spinti dal solo desiderio di raccontare un'esperienza sporadica, altre in cerca di uno spazio web pulito, costuttivo, creativo, in cui lasciarsi trascinare per trascorrere piacevolmente del tempo condividendo le proprie passioni, mostrando le proprie fotografie, raccontando le proprie esperienze e leggendo quelle altrui.

Ho sempre amato leggere le opinioni, erano un po' come le pagine del diario di cui parlava Giulia nel precedente post, oltre a lasciare traccia dell'esperienza trasmettevano anche un'immagine della persona che le aveva scritte, raccontando qualcosa di vissuto e innescando un meccanismo di complicità e immedesimazione.
Quando ho iniziato ad approvare opinioni mi sono resa conto di tanti piccoli dettagli che prima mi sfuggivano completamente, ho iniziato ad essere più tollerante sotto alcuni punti di vista e molto più esigente nel cercare di verificare l'autenticità delle opinioni che dovevo validare.
Intanto, devo dire che ci sono opinioni scritte da due tipi di utenti, gli utenti "consolidati" della community, viaggiatori che amano condividere le proprie esperienze con regolarità e che perseguono standard qualitativi piuttosto alti scrivendo opinioni molto dettagliate sotto tutti i punti di vista analizzabili, e opinionisti che spesso si limitano alla descrizione di un'unica esperienza, spesso dimenticandosi di concludere la procedura di iscrizione e quindi di poter rieffettuare il login in seguito per leggere e magari ribattere ai commenti.

Le opinioni "mordi e fuggi" frequentemente vengono scritte a caldo, dopo un'esperienza di viaggio positiva o negativa: dopo il ritorno dal viaggio si ha voglia di parlarne, di condividere con gli altri le proprie esperienze, il proprio entusiasmo, prolungando in parte l'effetto vacanza ma togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa.... E si, perchè la vacanza perfetta non esiste, siamo tutti oramai troppo esigenti per non trovare qualche cosa da dire, fosse anche solo la coda che ci tocca fare alla reception all'arrivo in albergo, o il prezzo che consideriamo troppo oneroso dell'acqua nel minibar.

L'opinione che decanta esclusivamente le lodi di un hotel, se troppo approfondita, rischia di essere poco attendibile. Parole troppo poetiche spese per raccontare il nulla di una fattoria in mezzo alla campagna dove il "paradisiaco relax è accompagnato dai biscottini allo zenzero preparati dalla premurosa padrona di casa" mi fanno subito pensare ad un falso, così come ho lo stesso pensiero quando vedo fioccare troppe opinioni sulla stessa struttura e non trovo sul sito un banner che invita i propri ospiti a lasciare una testimonianza del proprio soggiorno su trivago.it.
Di contro, anche le opinioni negative non sono completamente attendibili: sono utili perchè fanno emergere i difetti maggiori di una struttura ma non valutano anche gli aspetti positivi, magari si insiste sulla rumorosità di un hotel e non si menziona anche il fatto che sia in un edificio storico nel pieno centro città, a due passi dai monumenti principali e dalla stazione. Sono autentiche ma non vanno incoraggiate con un voto pieno che le proietterebbe tra le prime opinioni della struttura perchè sono parziali, approfondiscono un solo aspetto e ne trascurano tutti gli altri.
Una buona opinione dovrebbe essere equilibrata, raccontare i pro e i contro mediati dalla propria esperienza personale e dal proprio gradimento o meno di determinate situazioni.

Le opinioni false prima o poi si rivelano sempre. Magari la prima sfugge, ma se un hotel(ier) pensa di poter manipolare l'opinione pubblica è troppo tentato dal desiderio di eccedere e si svela per l'abbondanza di commenti positivi sulla stessa struttura. Piccole microopinioni che non dicono nulla di utile se non che quel posto è eccellente, che merita di essere provato, o dove magari si parla esplecitamente del giudizio negativo espresso da altri opinionisti. Una buona opinione dovrebbe essere indipendente, se non si concorda con il giudizio degli altri utenti c'è un apposito spazio dedicato ai commenti dove poter intavolare una discussione, se alcuni hotelier pensano di rimediare ad una brutta recensione scrivendo una controrecensione, questa gli si riversa contro: se l'esordio di un'opinione è "non sono d'accordo con quanto sostenuto da mickymouse nella sua opinione" il lettore d'istinto andrà a cercarsi proprio quella e se la leggerà completamente, prestandole più attenzione di quanto non avrebbe fatto se l 'avesse scorsa in una lista tra le tante.

Non vi svelerò tutti i segreti che mi spingono a rifiutare molte opinioni, non convinta della loro autenticità, posso solo dirvi che le opinioni vengono lette tutte con la massima attenzione prima di essere approvate per entrare a fare parte del database di trivago, e che siamo diventate abbastanza "sgamate" da riuscire a indiviudare facilmente le opinioni poco attendibili, isolandole dal gruppo e analizzandole con maggior attenzione, e con il coinvolgimento dell'autore, per decidere se pubblicarle o se escluderle da trivago.

ontheroad

Commenti

juliette_trivago ha detto…
Le controrecensioni isteriche, sono perfettamente d'accordo, sono assolutamente controproducenti. Grazie del tuo intervento e grazie a tutta la squadra dei redattori!
La materia e' in evoluzione, possiamo tornare su ogni punto piu' specificatamente.
Un saluto!