Trekking sul Kings Canyon


E' ora di partire: la nostra destinazione di oggi e' King Canyon.
Da lontano il profilo delle montagne risulta schiacciato e sembra che esse siano sovrastate da rocce stranissime rosse.
Avvicinandoci, ci accorgiamo che le rocce che sovrastano il massiccio, non sono altro che i resti dell'erosione.
Il Kings Canyon e' geologicamente parlando, il gemello australiano del Gran Canyon degli States solo che si e' formato prima.
Decidiamo di fare trekking, anche se io, con il mio raffreddore, non sono al massimo della forma!
Scegliamo naturalmente il sentiero piu' lungo e complicato: 7 km in 4 ore!
Iniziamo il percorso ad anello che si trova sulla destra del parcheggio.
La prima salita e' estenuante:dopo una mezz'oretta ci troviamo nella parte piu' alta..da qui il panorama e' mozzafiato: il red center e' di fronte a noi in tutta la sua immensa grandezza...
Il vento e' freddissimo e dobbiamo continuare a camminare.
Il paesaggio si fa sempre piu' strano ed ad un certo punto, siamo convinti di camminare in mezzo ad antichi ruderi:siamo in the lost city, un grande altopiano con moltissime formazioni a forma di cupola, frutto dell'erosione che per un gioco del destino somigliano proprio ad un'antica citta' abbandonata.
Finalmente all'estremita' dell'altopiano scorgiamo il primo Canyon e restiamo senza fiato...In fondo ad esso il giardino dell'Eden che dall'alto ci appare in tutto il suo verde e la sua apparente inaccessibilita'.
Invece ci arriviamo attraverso un ripido sentiero in discesa costituito da scale.
Nell' Eden c'e' un rigoglioso giardino tropicale alimentato da qualche corso d'acqua sotterraneo...e' un'oasi in pieno deserto in mezzo a queste belle montagne particolari con molti uccelli coloratissimi: sembra di essere in uno zoo!
Il nostro giro continua per altre tre ore attraverso vallate e canyon di una bellezza esagerata.
Ci fermiamo ad osservare le maestose pareti di roccia rossa e ci avvciniamo a strapiombi alti anche 300 metri.
La camminata si e' rivelata a tratti abbastanza impegnativa, ma i panorami mozzafiato ed i colori forti ti entrano dentro e non si dimenticano facilmente..
Il rosso e' il colore che predomina qui, ma anche il blu del cielo limpido ed il rumore del vento,sono impressi indelebilmente nei miei ricordi..

E' quasi mezzogiorno, ci ritroviamo al parcheggio: occorre trovare un posto un po' ombreggiato al'linterno del parco per poter allestire il campo e preparare il pranzo.
Oggi mi offro di cucinare pasta per tutti..Siamo gli unici italiani e la richiesta da parte dei nostri compagni di viaggio e' piuttosto insistente.
Ci fermiamo in un boschetto nel red center con vista sul King Kanyon e con 2 fornellini da campeggio improvviso un'ottima carbonara per 10 persone.
E' l'ultimo nostro pasto insieme dopo 3 giorni di convivenza forzata.
L'atmosfera e' ottimale, abbiamo instaurato un bellissimo rapporto con i nostri compagni di viaggio per lo piu' australiani ed inglesi.

by fabila

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