Questa sera si mangia...francese!
Sono anni che mi ripropongo di provare a fare la famosa "soupe à l'oignon", la zuppa di cipolle francese, insomma. Ma vuoi la paura della pesantezza e degli effetti collaterali, vuoi la "mica voglia", non se n'è fatto nulla.
Poi mi è venuta l'idea di riproporre qui, in questo blog dedicato ai viaggi, delle classiche ricette della gastronomia europea, preparate e testate da me medesima. Un modo originale per viaggiare con il palato e ricordarci posti lontani!
Quindi forza e coraggio, ho annotato gli ingredienti necessari, seguendo fedelmente la ricetta pubblicata sul libro "Europa à la carte" e ieri sera, complice l'atmosfera autunnale, ho preparato la mia zuppa!!
La preparazione è elementare...per due persone (porzioni risicate, che van bene in un menù articolato in più portate) ho utilizzato 130 gr di cipolla bionda, 750 ml di brodo, 50 ml di vino bianco, sei fette di baguette, 50 gr di gruyere, una noce di burro, farina, sale e pepe.
Ho tagliato le cipolle a fettine sottile, le ho leggermente infarinate e poi fatte imbiondire con una noce di burro. Una volta dorate, ho aggiunto il vino bianco ed una volta sfumato, il brodo. Ho proseguito la cottura per circa mezz'ora a fuoco lento, fin quando la zuppa si è ben addensata; nel frattempo ho fatto gratinare nel
forno le fette di pane (tipo baguette) ricoperte di gruyere grattuggiato.
L'ideale sarebbe servire in piccoli contenitori, in modo che le fette di pane siano adagiate sulla zuppa di cipolle e non sprofondino dentro...come accade invece nel piatto classico.
Ma l'importante è che sia buona!
Per completare, basta un giro di olio a crudo e di pepe appena macinato!
E per dolce? Anche qui si torna in Francia, per uno dei dessert più classici e "snob": il crème caramel. Orrore! Non avrete
mica pensato a quello venduto già pronto, da addensare sul fuoco in cinque minuti!?
Qui si parla di crème caramel fatto in casa, con uova e latte. Una volta assaggiatolo in questa versione, non potrete più tornare indietro...
L'unica difficoltà nella preparazione sta nel doverlo cuocere a lungo, sebbene a bagnomaria: fa tutto da solo, insomma.
La mia ricetta per quattro prevede 3 uova, mezzo litro di latte, 100 gr di zucchero, una stecca di vaniglia o scorza di limone a piacere, più qualche ulteriore cucchiaio di zucchero per il caramello. Ammetto che quest'ultimo non è il mio punto forte, accetto consigli
Basta comunque sciogliere 4-5 cucchiai di zucchero semolato in 2-3 di acqua, fin quando acquistano il classico colore caramellato e poi distribuire il contenuto in uno stampo da un litro, oppure nei singoli stampini. Nel frattempo bisogna sbattere le uova con lo zucchero ed aggiungere il latte, che avrete riscaldato in precedenza
con il baccello di vaniglia o la scorza di limone in infusione (da togliere!).
Distribuire il composto negli stampini e cuocere a bagnomaria a 180° per circa due ore.
L'ideale è prepararlo al mattino per la sera o direttamente il giorno prima, in modo che sia più solido e più facile da servire.
Per fare ciò basta passare una lama di coltello tra il crème caramel e la parete dello stampino e adagiare quest'ultimo su un piattino, capovolto...a poco a poco il budino scivolerà giù.
Commenti
Ciaociao, ci pensi tu a svelare l'arcana ricetta delle Seadas? O qualcun altro vuole cimentarsi:-)? A me non escono benissimo...
Trovo assolutamente adorabile quest'idea della sezione dedicata alle ricette del mondo! Poi il racconto corredato da foto...molto carino!!!