Haripunchainakom: la citta' in cui il ciliegio susino fu mangiato...

Nel centro della bella e tranquilla cittadina di Lamphun, situata a soli 29 chilometri dalla più nota città di Chiang Mai, si trova uno dei templi più belli della Thailandia.
La leggenda narra che Buddha, in una delle sue incarnazioni, abbia visitato questa zona e che venne nutrito da due eremiti con frutti di ciliegio susino. La tradizione vuole che, così toccato dalla gentilezza e dall'ospitalità dei due eremiti, Buddha ordinò che in quel luogo sorgesse una città. Il nome avrebbe dovuto essere Haripunchainakom che letteralmente significa "la città in cui il ciliegio susino fu mangiato". Si narra che Buddha, come testimonianza e ricordo della sua visita e del suo passaggio in questo luogo abbia donato ai due eremiti una ciocca dei suoi capelli che fu messa in una teca di vetro e sepolta.
La leggenda narra che circa due secoli dopo il re di Haripunchainakom fece disseppelire la reliquia e la ripose all'interno di una nuova urna, questa volta d'oro, e la fece sistemare sotto il chedi dorato che tutt'ora è visibile agli occhi dei turisti.
Questa maestosa "campana" dorata chiamata appunto chedi è alta ben 37 metri ed è la più elevata di tutta la Thailandia. Dalla sua luccicante sommità oltre a sorvegliare la sacra reliquia di Buddha, veglia vigile su un complesso di ben 17 templi, cappelle e pagode. La visita di questo luogo dura circa un'ora ed è davvero emozionante. Il bianco delle cappelle si riflette accecante sull'oro della cupola, i dragoni dorati che torreggiano sull'ingresso del tempio scrutano attenti il turista ricordandogli che il luogo nel quale si sta entrando è sacro,
pertanto degno di rispettoso silenzio. I fedeli presenti sono numerosi ed anche noi come loro in silenzio, scalzi, ammiriamo ammutoliti ed ammaliati la statua del Buddha che con sguardo rassicurante e protettivo veglia sul suo popolo. Visitando questo luogo, annusando le varie fragranze degli incensi bruciati come dono alla divinità, si percepisce viva sulla pelle un'atmosfera mistica quasi surreale.
Recuperate le nostre scarpe siamo stati condotti nel cortile del tempio principale a vedere il campanile. Questo non è altro che una bassa costruzione in legno dal colore rosso acceso costruita in stile thai dove al suo interno non ci sono le campane ma un gigantesco gong. Questo singolare cerchio dorato, nonostante abbia già 100 anni è tuttora in perfetto stato di salute ed il suo diametro di ben 3 metri lo classifica come il più grande del mondo.
Dopo questa interessante esperienza siamo risaliti tutti sul nostro pulmino, sorridenti e molto soddisfatti per la visita appena conclusa.

by SOGNATORE

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